L’AGRICOLTURA 4.0: la rivoluzione digitale

I continui cambiamenti climatici dei nostri giorni stanno modificando il settore agricolo e con esso anche l’utilizzo delle risorse naturali, la tecnologia e l’intera catena di lavorazione della materia prima.
La FAO stima che nel 2050 il pianeta ospiterà nove miliardi di abitanti, quindi occorre prevedere come aumentare la disponibilità di risorse alimentari elevando i livelli nutrizionali e promovendo l’ottimizzazione e l’uso sostenibile delle risorse naturali, insieme al rispetto dell’ambiente.


Negli ultimi 50 anni, infatti, il cattivo utilizzo di pesticidi o fertilizzanti e l’uso spropositato di sistemi di irrigazione hanno danneggiato l’ambiente causandone il deterioramento e forti ripercussioni sulla produzione futura.
La soluzione viene fornita dalla tecnologia, già presente nella vita di tutti i giorni, che andrà a rivoluzionare l’agricoltura rendendola smart agriculture e permetterà di aumentare la produzione e la qualità alimentare attraverso una drastica riduzione di sprechi e pesticidi. Grazie ai progressi tecnologici, infatti, si possono trovare strategie per controllare le condizioni di campo o prevenire lo sviluppo di malattie fitosanitarie.


La smart agriculture va così a definire un nuovo rapporto dell’uomo con l’attività agricola, detta anche agricoltura di precisione o agricoltura digitale o agricoltura 4.0.
Sistema Satellitare Globale di Navigazione (GNSS), sensori di vario tipo (optoelettronici,
meccanici, elettrochimici, ultrasuoni), fotocamere multispettrali, visione computerizzata, droni, applicazioni a rateo variabile e monitoraggio delle rese, usati singolarmente o combinati, costituiscono la nuova frontiera dell’agricoltura di precisione.
Questo nuovo tipo di agricoltura si basa sull’utilizzo di tecnologie, quali: Internet of Things (IoT), Cloud e Big Data Analytics. Tutte queste strategie concorrono nella creazione di un modello virtuale basato su algoritmi e processi matematici, al fine di poter realizzare analisi o previsioni ed applicare opportune strategie. Ad esempio, l’utilizzo di diversi tipi di sensori consente il monitoraggio della coltura in campo e la trasmissione di dati (attraverso rete internet o WiFi o reti Sigfox o GPS) su cloud, per poterli analizzare ed individuare segnali di stress o malattie.

Secondo numerosi studi, la tecnologia applicata al mondo dell’agricoltura raggiungerà nel mercato globale 11,23 miliardi di dollari entro il 2022, con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale.
In questo contesto favorevole, le prospettive di diffusione dell’agricoltura 4.0 sono molto buone e il mercato è in forte ascesa, se si pensa che in Italia, Paese basato sull’agricoltura, appena l’1-2% delle aziende adotta sistemi digitali di precisione. Anche i recenti decreti legislativi e Legge di rilancio 2020 prevedono più di dieci milioni per l’innovazione dell’agricoltura 4.0 con miglioramento della sostenibilità ambientale, meno acqua sprecata con l'irrigazione di precisione e meno sostanze chimiche riversate nei campi per aumentare le rese.


In questo scenario innovativo, non c’è il rischio che scompaia la figura dell’agricoltore, ma una semplice mutazione. Infatti, l’utilizzo di software decisionali diretti e di facile comprensione saranno di supporto al lavoro dell’imprenditore agricolo, che avrà sempre l’ultima parola sugli aspetti decisionali riguardanti come e quando intervenire per salvaguardare il proprio raccolto.

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