Organizzazioni dei Produttori e tecnologie digitali: una strada per crescere

Quando si parla di trasformazione digitale, non c'è attività umana che non ne sia interessata. Tra queste c'è l'agricoltura. Le tecnologie digitali vanno così a cambiare il modo in cui le persone lavorano la terra, richiedendo l'acquisizione di nuove competenze per mettere in campo processi produttivi innovativi e influenzando le strategie di sviluppo. Oltre a interessare le singole imprese, anche le Organizzazioni dei Produttori (OP) possono beneficiarne, facendo economia di scala per i propri membri soprattutto nel settore delle tecnologie digitali. Ecco le principali direttrici di sviluppo.

Organizzazioni dei Produttori 1 - Agrismart IoT
Organizzazioni dei Produttori 1 - Agrismart IoT

Cosa sono le Organizzazioni dei Produttori

Le Organizzazioni dei Produttori, note anche con la sigla OP, sono un'aggregazione di aziende agricole sotto forma di cooperativa o di associazione. La formazione di queste organizzazioni è disciplinata su base europea, per quanto riguarda il settore ortofrutta, dal Reg. 7 (OCM ortofrutta), e su base nazionale dal Decreto MiPAAF 85 del 2007 per tutti gli altri settori.
Le OP nascono per dare agli agricoltori la possibilità di rafforzare il proprio potere contrattuale collettivo. Basti pensare che nell'Unione Europea ci sono oltre 11 milioni di imprenditori agricoli, molti dei quali lavorano in piccole aziende familiari, operando in modo autonomo. Dall'altra parte c'è un'alta concentrazione tra trasformatori e dettaglianti. Il quadro che emerge fa balzare agli occhi una pericolosa asimmetria, che si ripercuote sulle posizioni negoziali. Gli agricoltori faticano a difendere i loro interessi durante le trattative con gli altri operatori della filiera.
Disciplinando le OP, l'Unione Europea ha fornito al comparto uno strumento che mira a rafforzare il potere contrattuale collettivo degli agricoltori e assiste coloro che desiderano lavorare con realtà produttive e del commercio della filiera alimentare, andando ad alimentare le cosiddette organizzazioni interprofessionali. Nell'UE esistono circa 3400 OP riconosciute a partire dal 2017.
Operano principalmente in 3 settori: settore ortofrutticolo (52%), latte e prodotti lattiero-caseari (9%), altri (39%). La Francia è il Paese che ne ha di più (30), seguita dall'Italia (19) e dalla Germania (9). Solo tre paesi dell'UE non hanno riconosciuto alcuna OP: Estonia, Lituania e Lussemburgo.
Le Organizzazioni dei Produttori (OP) o le Associazioni di Organizzazioni dei Produttori (AOP) aiutano gli agricoltori a ridurre i costi delle singole operazioni e a collaborare alla trasformazione e alla commercializzazione dei loro prodotti. Il potere contrattuale collettivo degli agricoltori si rafforza grazie alla concentrazione dell'offerta, al miglioramento della commercializzazione, alla migliore gestione della qualità, al trasferimento del know-how e fornendo assistenza tecnica e logistica ai propri membri. È qui che la tecnologia digitale può giocare un ruolo fondamentale nel successo di queste forme di collaborazione.

Organizzazioni dei Produttori 2 - Agrismart IoT
Organizzazioni dei Produttori 2 - Agrismart IoT

OP: il caso OpNatura

Tra le 19 OP italiane c'è anche OpNatura. Questa società cooperativa ha messo insieme cinque produttori, fermamente convinti del valore della cooperazione e del supporto reciproco. I servizi a maggiore valore aggiunto sono quelli dedicati sia al miglioramento delle produzioni ortofrutticoli, sia per la crescita e l’innovazione in azienda. Primo fra tutti, la consulenza agronomica, che permette di contenere eventuali malattie o attacchi di insetti, mappare il territorio in maniere dettagliata, oltre a costruire uno storico che permette di migliorare gli interventi su piante e terreno negli anni successivi.
«Le aziende agricole oggi hanno, più che mai, bisogno di supporto nell’innovazione, meccanizzazione e nella ricerca; ed è quasi obbligatorio per un’organizzazione di produttori supportare queste esigenze, che possono garantire la crescita e la vita dei propri associati», spiegano da OpNatura. Per questo utilizzano tecniche e mezzi innovativi per migliorare la produttività e la qualità in azienda.
Laddove certi dispositivi, utili a monitoraggi territoriali, sarebbero troppo costosi per un singolo agricoltore, l'OP permette di ottimizzare i costi e contribuire a una conoscenza capillare di un territorio più ampio.

OP e tecnologia: strategie di sviluppo

L'innovazione tecnologica aiuta gli agricoltori ad aumentare la sostenibilità ambientale e la qualità, migliorando le produzioni e riducendo i costi. Cosa succederebbe se le tecnologie necessarie per una vera agricoltura di precisione, fossero acquistate da un'organizzazione di produttori? «Le OP permetterebbero di eseguire una importante economia di scala in molti segmenti della filiera agroalimentare - spiega l’Ing. Fasano, Responsabile tecnico di Neetra - Acquistare più centraline di monitoraggio per mappare un territorio più esteso permetterebbe anche di avere informazioni territoriali più specifiche, utili a rendere più efficienti i processi di coltivazione». L'unione fa la forza non è solo un detto: è una scommessa sul futuro di un intero settore produttivo.

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